Il primo passo per migliorare la qualità della nostra vita è senza dubbio sapere, dentro di noi, se vogliamo qualcosa di meglio da ciò che viviamo ogni giorno.
Alle volte non importa nemmeno sapere che cosa esattamente vogliamo di meglio, ma sappiamo solo che le sensazioni che proviamo non sono quelle che vorremmo per noi.
Quando ho cominciato io a lavorare sulla qualità della mia vita, sapevo solo ed esclusivamente che cosa non volessi. È un po’ come percorrere sempre la stessa strada ogni giorno: ti fa sempre più schifo ma è l’unica che conosci! Cosa potresti fare di meglio?
Non ci pensi nemmeno a provare strade nuove perché ti fanno paura, e ti ritrovi a camminare sempre lungo la via principale del paese nella speranza che qualcosa cambi intorno a te.
Mi ricorda tanto il diario di Bridget Jones. Quel film non l’ho visto, ma so di cosa parla ( grazie alle mie amiche che lo conoscono e fra queste mie amiche quella che ne sapeva di più era Wikipedia ) e quello che mi colpisce di più è che lei pensi di poter avere dei cambiamenti continuando a fare le stesse cose e continuando a frequentare uomini notoriamente donnaioli.
Ora, questi film ci mostrano una realtà che così non funziona. Se vogliamo avere accanto persone diverse da quelle che abbiamo sempre voluto, i primi ad essere diversi siamo noi.
Adesso vi lancio una seconda provocazione: la legge di attrazione.
Io per prima, in adolescenza, ero matta per quella teoria, e giuro su tutto quello che volete, che mi mettevo a pensare ogni sera alla mia splendida Honda CBR 600 RR nella speranza che entrasse prima o dopo nella mia vita.
Negli anni poi, prima ho lasciato decantare questa splendida favola per adulti, per poi ritrovarla cicta 13 anni più tardi aprendo vecchi hardisk contenenti il video che trattava del famigerato modus operandi da spostati.
Vi dirò, era talmente bello che ammetto di averci sognato sopra almeno 10 minuti. Poi mi sono guardata allo specchio e ho detto: ma cosa sono ‘ste fragnacce?!
Nonostante il mio desiderio truffaldino di scatenare la mia ira per l’ennesima volta quel giorno, ho pensato: Namasté,… statte bona… sono solo fregnacce.
E così ho abbassato la pressione.
Tempo 3 minuti e ho pensato: saranno solo fregnacce ma c’è gente che crede davvero basti pensare di ricevere assegni per posta per poi ottenerli sul serio!?
Morale della favola ho tirato un §*$°* °@! e fatto volare dalla finestra chiusa un po’ di cose.
Sì mi incazzo sempre quando le persone in buona fede credono a tutti questi raggiri e comprano questi libri per cercare di avere assegni gratis. È, penso, uno dei più grandi casi di circonvenzione d’incapace di cui sia documentato qualcosa. Milioni di dollari a questi vergognosi individui per vendere sogni irrealizzabili.
Voi allora potreste dirmi: anche la Disney vende sogni. Verissimo. Nulla di più vero, ma un cartone animato serve a sognare per un oretta e mezza e così rilassare il cervello per poi tornare alla vita normale. Questi vergognosi testi si basano sull’idea che le persone compreranno altri di questi libri esattamente come si fa con le schedine del totocalcio. Spendono soldi con l’idea che gli verranno regalati indietro.
Insomma un cartone puoi decidere se comprarlo o meno, non ti convince che possa cambiarti la vita se tu dovessi acquistarlo. Quel libro ti promette di diventare milionario se lo compri, esattamente come il gratta e vinci, con la sostanziale differenza che non vincerai altro che le tasche più vuote.
Avete mai notato quanto il gioco d’azzardo diventi più ambito nel momento in cui uno stato dovesse subire un crollo economico?
Potete leggere l’articolo completo a questo link ( il gioco d’azzardo, un fenomeno in aumento https://www.psicologinascolto.net/il-gioco-dazzardo-un-fenomeno-in-aumento/ )
“ […] Seguendo il pensiero di Imbucci, “nei periodi di crisi economica, valoriale e di incertezza per il futuro, il gioco d’azzardo può svolgere una funzione compensatoria nei confronti del malessere della vita, occasione per fantasticare mete di successo che appaiono altrimenti irraggiungibili; incanala frustrazioni e favorisce modalità regressive di funzionamento psichico con il prevalere del pensiero magico. Nei momenti di benessere economico risponde a una funzione di tipo ludico […] ”
Esatto. Questo libro ( anzi questi libri… perché alla fine dobbiamo dire che lo stesso ridicolo sogno da strapazzo è stato propinato in così tante salse diverse che ho perso il conto delle innumerevoli versioni in cui è uscito ) è la rivisitazione ancora più becera del gioco d’azzardo: ci vende sogni, fantasia e ci fa sganciare ancora di più dalla realtà, regalandoci tutte le endorfine che vogliamo a prezzo della nostra povertà.
Purtroppo la dura realtà è che se vuoi farei soldi, ci sono solo due vie che puoi seguire: l’impegno in un progetto concreto e reale oppure lavorando da dipendente.
Certo io ho considerato solo la maniera legale per fare denaro, se poi voi volete spacciare o rapinare le banche, quello è un altro paio di maniche.
I soldi sono difficili da guadagnare. La realtà è difficile da gestire. Chiunque voglia vendervi fumo lo fa solo per accontentarvi del vostro desiderio di sognare, sganciandovi ancora di più dalla crudezza di questo mondo senza pietà.
Fa male prendersi le proprie responsabilità, fa davvero male rendersi conto di cosa effettivamente abbiamo per le mani. Fa male ammettere di non essere le persone che vorremmo.
Ma sapete che cosa fa ancora più male? Indebitarsi dietro questi sogni nella speranza di ricevere assegni nella buca delle lettere solo perché li abbiamo immaginati.
Se volete fare i soldi, il mondo, oggi più che mai, ha aperto una quantità enorme di opportunità che meritano di essere conosciute e valutate in base al vostro modo di essere.
Avete sbagliato? Non ci siete riusciti? Va bene! Va benissimo! Perché sbagliare fa parte del percorso del successo. Non importa se fate schifo. Non importa a nessuno che avete toccato il fondo più fondo, e nel momento in cui doveste rendervi conto che così non può andare, vi assicuro che farà male solo per qualche momento, alla peggio qualche ora, ma funziona proprio così e se avete avuto il coraggio di chiedervi se le cose possono cambiare rotta, vi assicuro che avrete già sconfitto il demone più grosso: la presa di coscienza.
Certo non potrete cambiare dall’oggi al domani; dicono che per cambiare una vecchia abitudine sia necessario impiegare almeno la metà del tempo equivalente al periodo di persistenza dell’abitudine che si possedeva. Per capirci, se avete mangiato carne per 20 anni sarà necessario impegnarsi una decina di anni in modo attivo per ricalcare la vecchia via con nuove abitudini sane.
Non credete alla cazzata per cui bastano 21 giorni per cambiare abitudini: se fosse vero questo mondo avrebbe smesso di usare il petrolio ancora decenni fa.
Con l’articolo di oggi voglio davvero mettervi in chiaro che se la vostra vita non è come la volete, avete due vie
1. continuare a fare quello che avete sempre fatto e impegnandovi a sognare ogni giorno una vita migliore senza mettere in pratica dei reali cambiamenti;
2. continuare a fare quello che avete sempre fatto, impegnandovi quotidianamente in piccoli gesti costanti con la consapevolezza che sbaglierete, vi rialzerete e vi farete comunque aiutare da chi fa già queste cose ogni giorno, vendendo il vostro orgoglio ferito al prezzo di una vita realmente migliore.
In entrambi i casi soffrirete, oh se soffrirete, solo che nel secondo caso farete del dolore un’occasione per essere migliori.
Vi dirò… speravo che un giorno ( vicino o lontano ) avrei smesso di stare male…
No. non è così.
Questo ragionamento è lo stesso che si fa quando si guarda ai miliardari: crediamo che perché hanno i soldi allora non provino dolore e sofferenze.
Ma ve lo posso assicurare: anche loro soffrono esattamente come voi.
Non saranno né i soldi, né la fama a levarvi di dosso il fardello che vi portate dentro.
Quindi se volete migliorarvi, mettete bene in chiaro una cosa: non saranno un conto in banca da Paperone e il successo di Freddie Mercury a togliervi di dosso quel peso.
Se veramente fosse vero che soldi, fama e successo rendono immuni alle sofferenze nessuno si spiegherebbe la fine della meravigliosa Whitney Houston; aveva “ tutto ”, apparentemente tutto, eppure eccola là, annegata in una vasca da bagno dopo una overdose.
In conclusione: quando è troppo, è sempre un sinonimo di qualcosa che non è normale. La normalità è contornata da concetti di varia natura, specialmente è complessa, difficile e faticosa.
Non lasciatevi abbindolare dai sogni troppo belli, più le cose sono colorate e belle, più è grossa la truffa che ci sta sotto. Quando una cosa è gratis o è comunque molto semplice ottenere, significa che la merce siete voi, vendete cara la pelle e non aspettatevi che gli altri facciano diversamente.
Le cose reali che veramente valgono, quelle persone che ritengo veramente belle, ci sono e possono essere trovate, ma i primi ad essere “ belli ” o meglio reali dobbiamo essere noi. Più speriamo che cada dal cielo l’occasione giusta e più verremo lanciati nel marasma delle truffe \ raggiri.
La fortuna sorride a chi si prepara, e se volete essere fortunati: dovete prepararvi.
Grazie a Tara Winstead per l'immagine
Sempre vostra, Iro Järvinen
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