Grafologia teorica e pratica

Abbiamo soltanto la felicità che siamo in grado di capire

Pennine e Pennini: Buon Lunedì 8 maggio.
Lo so cosa potreste dirmi: di lunedì le streghe si riposano, ma questo è un sereno relax per me, da sempre, quando chiacchiero, mi rilasso :)
 
Come ogni lunedì che si rispetti, ecco che mi accingo ad intrattenervi con il mio articolo - commento alla frase della settimana.
 
" Abbiamo soltanto la felicità che siamo in grado di capire "
 
Questa frase è di Maurice Polydore Marie Bernard Maeterlinck, ed è stato un poeta, drammaturgo e saggista belga, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1911.
 
Mi colpisce sempre molto come un poeta ne sappia di più di tanti altri studiosi riguardo la mente umana.
 
Quando ho letto questa frase, mi sono resa subito conto che portava in sé molto concetti diversi che riguardavano lo sviluppo della vita umana, fra cui l'idea che noi umani, lavoriamo a step.
Questo cosa significa? Che se anche la felicità perfetta per noi bussasse alla nostra porta, noi non saremmo in grado di vederla come tale, ma anzi, addirittura come una disgrazia.
 
Che strana la vita.
Passi il tempo a lamentarti di non essere felice, e cerchi di accontentarti a gioire di quel poco che hai, perché non saresti in grado di gioire di qualcosa di più.
 
A questo punto mi sembra che la felicità sia qualcosa che possiamo contenere e che ci dobbiamo sforzate di accogliere allargando il nostro contenitore interiore.
 
Più una gioia è grande, e più richiede sforzo, impegno e allargamento.
E' un po' come per la muscolatura: se vuoi sollevare più peso devi allenare il muscolo a sostenerlo.
Allo stesso modo, nella nostra testa la felicità è un vero e proprio peso, che il cervello deve essere in grado di sollevare.
Se ci venisse presentata la felicità massima in un momento di totale mancanza di preparazione atletica mentale, lo vivremmo come uno sforzo, un dolore e una sofferenza inenarrabili, proprio perché non saremmo pronti.
 
A questo punto, vista la premessa, non me la sento di giudicare le persone che si lamentano sempre e non ottengono risultati: ci vuole energia, risorse, tempo e passione per inseguire la felicità, e non tutti abbiamo a disposizione queste cose.
Essere felici non è qualcosa che si può improvvisare, anzi! E' tutto il contrario!
 
Essere felici richiede impegno, dedizione e ( più di ogni altra cosa al mondo ) persone che ti sostengano in questo.
Noi siamo le persone che frequentiamo, e se ci circondiamo di persone che non conoscono la strada per la felicità, non potremmo nemmeno noi sperare di fare grandi passi avanti.
E con questo non voglio dire di evitare come la peste chiunque si lamenti una volta in più, ma ( semplicemente ) di dedicare loro meno tempo.
Alle volte queste persone di cui siamo circondati, sono davvero delle buone persone con buone intenzioni, ma non basta l'intenzione per fare la felicità: siamo noi che dobbiamo alzarci dal letto e desiderare il cambiamento, e l'unico modo è farlo accadere stando accanto a chi sa cosa significhi essere felice.
 
Essere felici significa anche diventare un po' più egoisti e prendersi le giuste responsabilità, che non significa snaturare la nostra personalità, ma levigarla in modo da fare scelte più oculate cambiando un po' i parametri che siamo abituati a seguire.
Esatto: allargare la muscolatura della nostra mente significa proprio cambiare i riferimenti con cui effettuiamo le nostre scelte quotidiane.
 
Se non sapete da dove cominciare, cominciate con un terapista.
Sarà lui a darvi i riferimenti esatti per capire qualche che sia il vostro errore o i vostri errori.
Quando lui o lei vi metterà davanti all'evidenza di certi vostri comportamenti sbagliati, subito la vostra mente comincerà ad allargarsi, e sentirete nel vostro orgoglio un doloroso allungamento " cerebro muscolare ".
Sì: ammettere i propri errori, arrivare a dire che abbiamo sbagliato per una vita intera sarà doloroso esattamente come uno stiramento muscolare durante i primi allenamenti in palestra.
Sarà doloroso, ma poi, prometto, diventerà talmente normale vivere quell'allungamento che vedrete la vostra mente rinascere in una realtà nuova, colorata e piena di opportunità.
 
Non angustiatevi troppo se per ora la vostra mente è rigida e dolorante: se desiderate allargarla, sono certa che prima o dopo accadrà il momento per cui avrete l'opportunità di prendere coraggio e farvi aiutare.
L'orgoglio è una dolorosa morsa che più stringe e più fa male rilassarsi, perché vi sostiene ma allo stesso tempo non vi lascia mai andare.
Mettete da parte l'orgoglio: ma sempre in condizioni di protezione, perché esso mi protegge dal dolore, e se lo rilassate in condizioni non protette, rischierete di rendere quel nodo ancora più stretto e doloroso.
Proteggetevi e fate in modo di non essere mai del tutto soli.
 
Con il messaggio di oggi voglio dirvi che ogni fase della vostra vita avrà la sua felicità, e che non sarete mai senza momenti di gioia, anche se magari meno intensi rispetto a momenti futuri. Avrete sempre la felicità che sarete in grado di gestire. Non temete se non riuscirete a fare di meglio: il vostro obiettivo cammina versi di voi come voi camminate verso di lui, ed entrambi avete tempi diversi, non sempre tutto è disponibile quando voi vi sentite tali.
Non siete mai soli. Cercate sempre di tenere duro, ogni cosa a suo tempo.
 
Vi abbraccio, e che la vostra vita possa essere ogni giorno più felice.

Grazie a Victor Freitas per l'immagine
 
Sempre vostra, la Grafologa Laura Settimo
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