Vi siete mai chiesti perché si parla tanto di naturale e artificiale?
Il discorso è molto ampio, ma vedrò di riassumerlo al mio meglio.
Partiamo dal concetto di naturale e la percezione del naturale.
What? Sono diversi?!
Quando parliamo di naturale, si va sempre a contrapporre a questo concetto, l’idea che “non è naturale” ( buono ) se l’uomo ( cattivo ) vi ha messo artificialmente mano. Ma perché l’uomo? E che cosa fa di così artificioso e cattivo?
Che cos’ha la percezione di “natura” che l’uomo non è in grado di avvicinarcisi?
Vedete….quando si fa appello alla natura, si tende a considerare ciò che è naturale come buono e giusto, lento, armonico, benevolo, accogliente, esattamente come può essere una madre amorevole con il proprio figlio \ a e quello che è creato dall'uomo attraverso il progresso e la tecnologia come cattivo perché altererebbe il flusso naturale delle cose, velocizzando, piegando un processo che avverrebbe altrimenti in modo lento e armonico come vorrebbe una madre buona.
Perché abbiamo questa percezione?
La chiamiamo Madre Natura. Ma la natura è nostra madre? Che noi veniamo dalla natura è assolutamente vero, siamo il risultato di uno sviluppo naturale che ci ha portato ad oggi ad essere le creature che siamo.
Pensiamoci un attimo: sia la natura che nostra madre ci hanno creato.
Ma...non è che stiamo associando alla natura creatrice dei desideri archetipici di amore che non abbiamo ricevuto dalla nostra genitrice anch’essa nostra creatrice?
Adesso prendi un respiro, riflettici se. Se l’idea che ti sto proponendo non ti piace, ricordati che io non sono la bocca della verità e che non pretendo che tu mi dia ragione. Il mio unico intento è quello di darti uno spunto di riflessione che ti arricchisca e ti migliori la qualità della vita.
Se ti va puoi proseguire ora :)
Quando non otteniamo dalla realtà quello che avremmo dovuto ottenere dalle nostre figure genitoriali ( il benessere ), tendenzialmente ricerchiamo giustamente in “entità superiori” quello che ci è venuto a mancare. Allora cerchiamo Madre Natura, Dio, e divinità in generale. Ma la natura è madre di tutti e anche morte di tutti. Come mai una madre dovrebbe provocare la morte del proprio figlio? Queste madri esistono e fanno parte della natura. Sono naturali quindi? sì. Purtroppo sì, perché la natura ( non quella divina, ma quella che ci ha creati come genere umano e non solo ) è fatta così: è bella e brutta.
Natura significa tutto ciò che esiste: sia bello che brutto. Piacevole e non piacevole.
Quando ci rifugiamo in “madre natura” stiamo cercando la madre umana che avremmo voluto avere accanto, che ci facesse sentire bene e felici, ma allora è la natura intesa come flora e fauna o è la natura intesa come il naturale desiderio di venire amati e stare bene? È giustissimo desiderare di venire amati incondizionatamente. Questa è la struttura dell’uomo, ma non la natura composta da flora e fauna. Quella natura è terribile. Quella natura è fatta di maltempo, serpenti velenosi, ragni enormi e leoni, per non parlare della cicuta e la belladonna.
La natura è sia favorevole che sfavorevole, la natura ci da da mangiare, ed è la stessa che ci avvelena se mettiamo dei funghi non mangerecci nel nostro cestino autunnale.
La natura è tutto. Quando cerchiamo la “ natura buona” è perché chi doveva essere promotore della nostra crescita nel benessere, non ha fatto il suo dovere nei nostri confronti.
Facciamo dei tentativi per affinare e articolare queste affermazioni.
Siccome io stessa posso avere dei dubbi in merito, cerco sempre di procedere per logica.
Facciamo delle domande e analogie.
Parliamo dell’intelligenza ingegneristica umana. Modificare la natura, per esempio con gli OGM è naturale?
In questo momento per intelligenza, intendo la capacità di studiare e poi modificare dei processi lenti per ottenere dei prodotti finali, modificando in modo ottimizzato e con il minimo spreco generando il massimo rendimento un andamento fino a quel momento effettuato solo dalla natura.
È normale che avvengano modificazioni genetiche in natura? Per quel che ne so io sono la base dell’evoluzione di qualsiasi specie vivente esistente. Prendo pari pari da Wikipedia un fenomeno naturale genetico anche umano:
“Il crossing-over (in italiano intercambio) è lo scambio di porzioni omologhe di materiale genetico che si verifica fra due cromatidi di cromosomi omologhi durante la meiosi. Si tratta di un importante meccanismo di ricombinazione genetica in ciascun genitore che permette una maggiore varietà negli organismi discendenti dalla riproduzione sessuata.
[...]
L'effetto è una ricombinazione degli alleli dei geni associati ai frammenti scambiati che è una fonte molto importante di variabilità genetica”
Lo ritrovate in questo url: https://it.wikipedia.org/wiki/Crossing-over
La natura stessa ricombina e scambia materiale genetico per creare varietà genetica e creare nuove combinazioni che prima non esistevano.
Quindi: è forse innaturale modificare la genetica? Perché se lo fa la natura è “naturale” e se lo fa l’uomo è “artificiale”?
Facciamo un altro esempio dell’intelligenza della natura.
Quando prendiamo un pezzo di carta, sappiamo che è altamente infiammabile ergo basterà dell’ossigeno e una scintilla per bruciarlo, ma non basterà la semplice esposizione all’aria e una scossetta elettrica perché si inneschi la reazione di ossidazione, anzi sarà necessaria una “relativamente” lunga esposizione ad una fiamma libera prima che questa prenda fuoco. Ma come mai?
Quando esponiamo la carta all’ossigeno dell’aria, questo si scontra debolmente contro le molecole della carta, e pochissime di loro troveranno l’angolazione ideale per innescare la reazione di ossidazione. È necessaria una temperatura di innesco piuttosto alta per provocare la fiammata ( diversamente dai vapori di benzina che come incontra una scintilla di elettricità statica, prende immediatamente fuoco )
Prendete della carta molto vecchia: è gialla e ha un odore tipico. Questo perché l’ossigeno è riuscito in parte, con continui e costanti urti nei decenni, ad ossidare la carta...ma questa non ha preso fuoco emettendo calore in quantità.
Se invece avviciniamo la fiamma alla carta, aumentiamo in modo esagerato gli scontri dell’ossigeno contro la carta aumentando la probabilità di urti favorevoli alla giusta angolazione per causare l’ossidazione con i legami delle molecole della carta provocando l’incendiarsi della medesima in poco tempo rispetto ai decenni passati a ricevere urti non favorevoli.
La stessa cosa avviene per lo zucchero. Se lasciato esposto per decenni all’aria, diventerà come caramello nello strato superiore...esattamente come se fosse stato ben scaldato in padella.
Nel nostro corpo bruciamo gli zuccheri, ma nelle cellule non abbiamo fiammelle che aumentino la probabilità di urti favorevoli: abbiamo gli enzimi.
Gli enzimi sono come delle piccole tenaglie, affettano l’ossigeno e lo posizionano in modo intelligente nel giusto angolo contro i legami del carboidrato per provocarne la reazione di ossidazione senza aumentare la temperatura ( come per l’accendino ) e ottenendo così il massimo rendimento di energia in calore da parte della molecola introdotta con l’alimentazione e la nostra cellulina sta al caldo.
La natura stessa usa l’intelligenza per velocizzare le reazioni all’interno di un corpo, esattamente come fa la mente umana per le azioni “artificiali”.
L’intelligenza è parte della natura, esattamente come appartiene all’uomo che nasce dalla natura.
Vi siete mai chiesti però se la natura sbaglia? Io credo di sì. Un esempio di errore è certamente rappresentato dall’estinzione “naturale” ( quindi non provocata dall’uomo ) di milioni di animali nel periodo dei dinosauri. Lì l’uomo non c’era, è stato un naturale evento catastrofico che ha provocato la distruzione di tutto.
L’uomo sbaglia? Un esempio di errore è senza dubbio il riscaldamento climatico.
Facciamo un altro tentativo. La natura pone rimedio? Un esempio è l’evoluzione che ci dimostra come le mutazioni più adattive ( soprattutto dovute a mutazioni genetiche casuali ) sono quelle che, combinate con le condizioni ambientali che le accettano, sopravvivono e proliferano.
L’uomo pone rimedio? Nel corso della storia l’uomo ha sempre riparato in un modo o nell’altro ai propri errori, come ad esempio ha istituito un sistema democratico che impedisse la proliferazione di ingiustizie. Oppure l’uomo ha rimediato alle malattie studiandole e istituendo la medicina.
La natura è lenta e armonica? Anche! L’evoluzione ha impiegato milioni di anni per svilupparsi in modo variegato e ampio come lo vediamo oggi. Ma vi sembra forse armonico e lento un vulcano che erutta esplodendo generando all’oscuramento dei cieli per anni?
L’uomo è veloce e disarmonico? Vi sembra forse veloce e disarmonico lo sviluppo umano negli ultimi 200 000 anni per tramandarsi la scrittura o anche solo il fuoco?
Se l’uomo fa cose innaturali, da che punto in poi della sua esistenza esso non è più parte della natura? Significa che da quando è nato l’uomo dalla “ natura ” egli per qualche motivo oscuro non ne faccia più parte? Perché?
Forse andando ancora più a fondo si aggiunge un anello che è proprio dato dalla creazione dell’uomo, che quindi lo considererebbe venuto direttamente da Dio.
Quindi l’uomo è divino e non naturale.
Ma la natura stessa proviene dal Divino. E come mai l’uomo che proviene dalla stessa potenza divina che ha creato la natura, risulta essere diverso?
Forse è perché ha il libero arbitrio di fare scelte giuste o sbagliate…
ALT!
Ma cosa c’è di giusto o sbagliato in natura?
Ma perché la natura viene considerata un essere superiore che giudica come l’uomo?
È la natura che giudica o è l’uomo che dà alla natura questo tratto?
Mi pare che qui a questo punto ci sia un bel po’ di confusione.
Quello che dà giudizi è l’uomo. Non la natura. La natura non è un’entità. La natura è ciò che ci circonda e che esiste, il giudizio riguardo le decisioni è puramente parte della mente umana e quando diamo a qualcosa un tratto tipico solo della mente umana ( il giudizio appunto ) stiamo facendo un’azione un po’ particolare che sia chiama proiezione: diamo ad altro prerogative tipiche nostre.
La natura non giudica nulla. È l’uomo che giudica. E se cerchiamo di dare alla realtà che ci circonda una qualità che appartiene solo a noi, significa che non abbiamo il coraggio di ammettere...beh delle cose. Ognuno di noi ha le proprie “cose” ( o responsabilità ) che non si prende. Ma siccome loro sono là ( intendo proprio dentro di noi ) e ce le portiamo dentro esattamente come portiamo dentro di noi il nostro cuore, quando avremo fatto venire a galla ciò che deve venire a galla, a quel punto smettiamo di addossare le nostre “cose” ad altri o altro, e viviamo una vita migliore.
Quello che so io, è che Natura è tutto ciò che esiste e ci circonda. L’uomo è natura. Le leggi della fisica sono natura, e sono quelle stesse leggi che permettono in modo naturalissimo al tablet di funzionare con il touchscreen.
Ma siccome il touchscreen è a base di silicio allora...sembra innaturale in quanto non c’è clorofilla e non è biodegradabile, dandoci quindi l’idea che sia velenoso per la natura, ma il silicio lo abbiamo estratto a fatica noi umani dalla natura e funziona con una legge naturale della fisica.
La scienza è natura e determina il suo progresso stesso come parte integrante del corso della natura.
In conclusione: la percezione del naturale come appartenente ad una entità benevola \ divina che ci ama e che dobbiamo trattare bene, è direttamente collegata alla nostra necessità di venire amati incondizionatamente per come siamo, e perciò giudichiamo cosa dovrebbe essere naturale e rispettato, per com’è e non deturpato da qualcosa di artificiale e violento che non appartiene a quella natura. Se sei arrivato fino a qui, chiediti sinceramente una cosa: ti ami e ti rispetti in tutto e per tutto come meriti senza pretendere di essere qualcosa che non sei? Sappi che la risposta è dentro di te.
Another one bites the dust! And that one is not you.
1. Che cos’ha la percezione di “natura” che l’uomo non è in grado di avvicinarcisi?
2. La percezione di naturale e il naturale;
3. Madre Natura e Nostra Madre (genitrice);
4. La Natura è sia favorevole che sfavorevole;
5. Facciamo delle analogie uomo - natura:
1. Gli OGM e il crossing-over;
2. L’ossidazione di carta e zucchero e l’intelligenza delle cellule;
6. È la natura che giudica o è l’uomo che dà alla natura questo tratto? La proiezione;
7. In conclusione.
Adesso basta perché se no ci viene un coccolone.
Sempre vostra Iro Järvinen.
Grazie a Matheus Bertelli per l’immagine.
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