Grafologia teorica e pratica

Il quotidiano e le riflessioni

Pennini miei. Tutto quello che spiego ogni giorno, è il frutto di anni di riflessione e lavoro su di me.
Queste cose sono certa funzionino per me, e ogni giorno mettono le basi per un domani migliore.
Ma io non sono né una profeta, tanto meno una terapista.
Quello che dico potrebbe essere non consono a situazioni di altre persone, infatti io condivido tutti i giorni con la speranza di fare anche solo una scintilla nel vostro cuore magari con una parola messa al posto giusto o una frase significativa: perché non importa quello che voglio dire, importa quello che voi capite e \ o ricercate all’interno delle mie riflessioni.
 
Il mio intento è di condividere quello che penso, e sono certa che molti di voi apprezzano, esattamente come sono più che sicura che fra voi ci siano persone assolutamente contro a tutto quello che dico.
Ci sta.
Non ho mai del tutto ragione, ma nemmeno del tutto torto.
 
Con me stessa queste parole funzionano, e addirittura potrebbero funzionare per persone coinvolte nello stesso casino però di posizione opposta.
 
Io so di non essere una persona ideale… se mi conosceste vedreste ‘na ragazza umana come tante altre ragazze, e che come tante altre ragazze ha avuto mediamente sfiga nella vita.
 
L’unico motivo per cui faccio tutto questo: è perché è il mio modo di essere. Condividere e mettere in comune le mie abilità è un modo come un altro per dire a tutti che se ce l’ho fatta io che non sono un genio, potete farcela anche voi. Il problema in sé non è mettersi di impegno e basta: è trovare la motivazione.
 
Ho passato 8 anni da lavoratrice dipendente in tantissime realtà diverse: ma non sono mai stata pagata più di 600 euro al mese, fra l’altro accettando contratti sempre a termine che prima o dopo si concludevano e senza darmi alcuna sicurezza.
Poi c’è stato un contratto a tempo indeterminato, sempre per una miseria, ma speravo davvero di poter fare successo: ecco che poi si è rivelato una totale ciofeca.
Avevo ragione? Avevo torto? Probabilmente tutte e due. Sta di fatto che ho dovuto accettare per l’ennesima volta condizioni che mi impedivano di farmi una vera vita.
Ad oggi ho 30 anni, e non mi importa più se ho sbagliato o ritengo di aver sbagliato a fidarmi dei titolari di azienda per cui ahimè non contato altro che come numero a cui fare un bonifico a fine mese.
Perché vivere con la paura di non valere abbastanza? Perché non tentare?
È quello che sto facendo qui oggi con voi.
Non consiglio a nessuno la mia strada, ma potete tutti usufruire dei miei risultati attraverso questo sito.
Se volete sostenermi e se credete nell’importanza di dare valore alle persone, condividete queste miei parole, questi miei articoli; date la possibilità a chi come me non ha credito in se stesso perché non ha avuto il sostegno che meritava. 
 
Per i più coraggiosi possono sostenermi nel mio patreon
 
 
attraverso questo servizio posso insegnare a tutti voi come condurre un’indagine grafologica allo scopo di conoscere meglio voi stessi partendo da dentro di voi, e allo stesso tempo viaggiando nel cuore di come vive il mondo intero.
Voi siete una realtà unica che merita di essere scoperta prima di tutto da voi stessi.
 
Non ho mai imposto nulla a nessuno, ma non mi sono nemmeno mai ritrovata a non esprimermi quando sapevo che da sola non sarei potuta andare avanti.
Questo mondo funziona così perché siamo creature sociali e come tali influenzate la società che allo stesso tempo vi influenza.
 
E con queste parole spero di essermi fatta conoscere un po’ di più: come essere umano che sbaglia come tutti, e che come quasi tutti: tenta di imparare sempre qualcosa dagli errori che compie.

Grazie ad Andrea Piacquadio per l'immagine
 
Un caro saluto: sempre vostra, Iro Järvinen.
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